BRUNO GRIPARI, architetto ed artista, conosciuto per gli stendardi, le lacche e le calligrafie, rientrato in Italia dopo un lungo periodo di permanenza in Francia, realizza le sue opere nell’atélier “Officina Calligrafica” a Caerano di S.Marco – Treviso. Prende parte regolarmente a manifestazioni artistiche e scientifiche per cooperare con architetti, antropologi, orientalisti, calligrafi, designers, stilisti di moda, compositori.
Praticando la calligrafia dall'età di sei anni, ha potuto acquisire una lunga ed ininterrotta esperienza che dura da più di 40 anni.
Grazie alla sue misteriose e non convenzionali calligrafie diventate ora ben conosciute, l'artista é stato riconosciuto come uno fra i rari calligrafi che operano su forme ispirate, immagini, leggende, miti e rituali che fanno riferimento alle culture e genti dell'Asia Centrale.
Le opere, stendardi e lacche, presentano disegni, grafie e testi scritti in diversi sistemi e stili: nelle simbologie e calligrafie le parole che ritroviamo spesso sono legate alla natura e al benessere: brillare, buona fortuna, bellezza, divinità, famiglia, musica, offerta, prosperità, felicità, gioia, respiro, rispetto, sicurezza, protezione, sorgente, luce, cielo, vento, tesoro, seta, terra d'origine, stella...
All'artista é stato accreditato l'uso di lacche ed inchiostri unici, di rara potenza espressiva, trasparenza e luce, come quelli all'incenso e mirra, stesi su superfici di diversa natura (seta, carta, foglia d'oro e d'argento, mosaico, vetro, encausto, marmo, legno...).
Sabato 13 ottobre, ore 15.00, riprendono gli itinerari di Veronae Antiquitates per il 2018-2019.
“Storici gioielli d’Arte fra le Contrade e i Quartieri di Verona”
Per il mese di ottobre sono in programma due visite:
Sabato 13 ottobre, ore 15.00 – “MARIA CALLAS A VERONA”.
Era il 1947 quando una Callas ventisettenne arrivava alla stazione di Verona proveniente da Napoli, dove era scesa dalla nave che l’aveva portata in Italia dagli Stati Uniti. Una passeggiata attraverso i luoghi che l’hanno vista trasformarsi lentamente da giovane e sconosciuta soprano, nella “Divina” che ha incantato il mondo intero.
Sabato 27 ottobre, ore 15.00 – “IPOGEO DI SANTA MARIA IN STELLE”.
E’ unico al mondo. E’ l’anello di congiunzione fra culto pagano e cristiano. Fra due diverse realtà umane che cercavano il divino. Nell’aula principale la parete è ricoperta di affreschi che illustrano temi biblici ed evangelici per l’istruzione del popolo che vi si riuniva.
Venerdì 26 ottobre 2018, ore 17.30, presso la Società Cooperativa “Al Calmiere” di via Broglio, n. 2, angolo piazza San Zeno presentazione dell’ultima opera di narrativa di Franco Casati. Si tratta di due romanzi brevi in un unico volume, edito da Officina Grafica Edizioni.
Il primo romanzo si intitola ‘L’altra famiglia’ (che è quella che uno si lascia dietro le spalle dopo un divorzio e con la quale non può tagliare i ponti, anche perché ci può essere un figlio di mezzo). Il secondo si intitola ’Stelio’ (il nome del protagonista del romanzo ‘Il fuoco’ del D’Annunzio) e racconta con una vaga ispirazione dannunziana di un fotografo con velleità artistiche che si innamora di una donna sposata e vorrebbe farle un ritratto, dopo che ha avviato una relazione con lei.
FRANCO CASATI. Vive a Verona. Ha collaborato alla terza pagina del quotidiano veronese L’Arena, diretta da Jean Pierre Jouvet e alla rivista letteraria Mondo Nuovissimo di Sebastiano Saglimbeni. Ha pubblicato il romanzo Tema Astrologico (Ponte Nuovo Bologna, 1980) con prefazione di Giuseppe Piccoli; il romanzo Pomeriggio (Morelli Editore, 1983) con disegni serigrafati di Gigi Busato; il racconto Benaco (Bollettino della Società Letteraria di Verona, 1986); ha scritto Una pittura veneta: annotazioni sull’arte di Gigi Busato (AZ Editrice, 1988); Matilde Sartorari ‘allieva della natura’ (Zevio , 1998).
Ha pubblicato il romanzo Fragili i colori della vita (Cierre Edizioni, 2010); il racconto Agosto, avventura sul Baldo (Quaderni culturali Caprineschi n. 6, 2011); le raccolte poetiche Poesie narrate (Verona Grafica, 2012) e Aerea colomba (Quiedit, 2015); la raccolta di racconti Breve Orizzonte (Officina Grafica Edizioni, 2015).
Presente sull’antologico del Simposio Permanente dei Poeti Veronesi per la Società al Calmiere di Verona negli anni 2011–2014.
Collabora alla pagina culturale del periodico Il Dialogo di Monteforte Irpino, diretto da Giovanni Sarubbi.
Sccritiche, su mostre personali, in collaborazione con la Galleria d’Arte Spazio 6 di Giancarlo Zanini.
E’ professore emerito di materie letterarie.